Cantine Cantele Negroamaro 750ML

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Pensi che l’immaginazione si soffermi più a lungo su un’amante, finché non incontri un labirinto di afrori, un vino antico quanto l’acquasantiera sfiorata con i polpastrelli ed i salmi cari agli angeli di pietra barocca.  Un salmo enologico chiamato Negroamaro. Questo vitigno è l’altare, l’anima nera-nera del Salento, penisola d’acqua che nel suo nome intreccia la declinazione latina, niger, e greca, mavros, d’una natura amarognola.

Il Negroamaro, Niuru Maru per i contadini, nel secolo scorso era utilizzato unicamente per tagliare i vini del Nord ed era considerato ponte tra il Tacco ed il resto d’Italia, quando queste latitudini erano un confine ancora inesplorato e considerato per certi versi esotico. La storia del Negroamaro, oggi prodotto in purezza, è così diventata storia di tutti, atlante liquido e identità diffusa.

Grappoli dalla polpa dolce a maturazione tardiva, caratterizzati da una preziosa versatilità, esprimono una delle denominazioni più importanti di Puglia, il Salice Salentino. Questo vino è certamente uno dei sinonimi della terra di frontiera cantata dai poeti e di cui firmiamo tre variazioni sul tema: Negroamaro Rosato, Negroamaro Rosso e Salice Salentino Riserva.

CLASSIFICAZIONE I.G.T. Salento.
UVE Negroamaro.
ZONA DI PRODUZIONE Guagnano (Le).
ALLEVAMENTO Spalliera (cordone speronato).
EPOCA DI VENDEMMIA Metà settembre.
MACERAZIONE Per 6-7 giorni.
FERMENTAZIONE In acciaio a 22-24°C.
AFFINAMENTO In serbatoio d’acciaio.
INVECCHIAMENTO Da bere subito o conservare per 1-2 anni.
SERVIRE A 16°C.

Note di degustazione

COLORE: Dal colore rubino intenso con tenui e sfuggenti riflessi color viola.

NASO: L’olfatto è composto da frutti rossi e da un delicato erbaceo appena percettibile, che si miscela ad un inizio di etereo. Prettamente identificabili l’amarena, la prugna rossa, il timo e, in ritardo, la pietra focaia.

PALATO: Il gusto è caratterizzato da un buon equilibrio gustativo tra morbidezza e alcolicità, contrapposto alla mineralità e alla freschezza. Elaborata la persistenza gustativa, inizialmente morbida, con delicato retrogusto incisivo, tipico del vitigno.