Zona di produzione Bardolino classico. Da vigneti in collina di origine morenico-glaciale situati nei comuni di Lazise e Bardolino, ad est del Lago di Garda.
Varietà delle uve Corvina (55%), Rondinella (30%), Molinara (15%) vinificate in rosato cioè con parziale macerazione delle parti solide.
Resa Ogni 100 kg di uva si producono 70 litri di vino.
Maturazione In contenitori di acciaio inox.
Affinamento Circa 3 mesi in bottiglia.
Dati analitici Alcool 12,5% Vol. Acidità totale 5,5 g/l Zucchero residuo: 3-4,5 g/l
Descrizione organolettica Di aspetto corallo brillante dai decisi riflessi ramati, ha naso che esprime con garbo ricordi di erbe aromatiche, origano e maggiorana, poi fruttati di lamponi, amarene e melagrane, sino a suadenti sensazioni minerali, quasi marine. Il sorso, armonico e beverino, svela suadenza e morbidezza, per poi farsi più vibrante, ravvivato da una freschezza al lampone, chiudendo dinamicamente su lunghe sensazioni agrumato-amaricanti al chinotto.
Temperatura di servizio 8-10° C.
Abbinamenti gastronomici Assai versatile la sua capacità di fondersi con i più svariati piatti: dagli antipasti a base di pesci grassi e verdure, ai primi piatti di pasta conditi in rosso con carni bianche o gustosi prodotti ittici; perfetto con la Caprese, la pizza napoletana con le acciughe, i carpacci affumicati sia di carne sia di pesce e il prosciutto e melone. Impagabile con la paella e con i piatti speziati della cucina indiana, tipo il pollo al curry.
Longevità Da bersi preferibilmente giovane (1-2 anni).
Curiosità Dopo che per decenni il Bardolino Chiaretto è stato trattato come una sorta di prodotto “secondario” rispetto alla versione rossa, da qualche anno alcuni produttori si stanno impegnando a produrre dei Chiaretto più identitari e stilisticamente focalizzati. In particolare, con l’annata 2014 è partita la “Rivoluzione Rosé” del Chiaretto, che consiste nel proporre dei vini dal colore rosa molto carico e brillante, più ramati che cerasuoli, sul modello dei rosé della Provenza. Di pari passo con i mutamenti cromatici, anche il quadro gusto-olfattivo si è evoluto, passando da toni rustico-vinosi a una fitta presenza di piccoli frutti: ribes, marasca, ciliegia, mirtillo, mele rosse, tocchi erbacei e a una tessitura speziata alla cannella, zenzero, chiodo di garofano.